Esiste uno specifico legame tra gli apparati dell’organismo umano e le condotte di igiene alimentare che ne esaltano la funzionalità e la vitalità. Nell’attualità di tematiche come quella delle intolleranze alimentari, della bellezza e della salute della pelle, delle più alte performances fisiche e mentali e di tutte le “fasi nutrizionali” a partire dalla gravidanza fino all’età avanzata.
La preparazione e la scelta dei cibi, senza tralasciarne la ricerca della massima gratificazione.
Le pietanze e i cibi diventano la prima cura per lo stare bene e la loro efficacia risulta estremamente importante nel controllare problematiche e garantire la salute, anche secondo le adeguate modalità di cottura.
Gli integratori alimentari – “Food Supplements” – risulteranno validi alleati nell’esaltare lo schema alimentare adottato e nel sostenere tutti gli aumentati fabbisogni che di sovente nascono in seguito a disequilibri metabolici o a condizioni alterate. I botanicals, gusti aroma spezie, principi di ogni cucina, neurotrasmettitori, enzimi della Vita.
Cucina è arte, storia, cultura.
Mangiare non è un bisogno primario, è molto di più.
Cucinare significa sapere porsi delle domande.
La scienza genera la tecnica, ma non è tutto.
Vi è necessità di rallentare, di assaporare il silenzio, di saper gustare i momenti semplici, di toccare e farsi toccare dal cibo.
Rischiamo di perdere il gusto dell’emozione.
Dott. Cesare Grandi
Tecnologo alimentare
Nasce a Cuneo il 22/11/1988
Dopo la maturità classica, decide di iscriversi all’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche a Pollenzo. Attualmente Tecnologo Alimentare laureato presso la Facoltà di Agraria, Università degli Studi di Torino, con una tesi sulle “Integrazioni alimentari e lo sviluppo di nuovi alimenti”.
Ottiene il Diploma di Mediatore Culturale presso il Consorzio Interuniversitario Forcom.
Assaggiatore di Vino dell’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino del 2010.
Cavaliere, Ufficiale Ambasciatore d’Italia de la Confrerie des Gastronomes de la Mer et Compagnons du Vin.
Cavaliere e Delegato regionale dell’Ordine di San David di Galles.
Nel 2011 l’Academia Servorum Scientiae gli conferisce il titolo di Accademico di Classe quale riconoscimento per gli studi interdisciplinari in campo di nutrizione e l’impegno sociale nella lotta alla malnutrizione nei paesi con scarse risorse.
Sempre rivolto a cogliere la ricchezza della Vita, accogliendo e imparando. Il sapere non si conquista di colpo, per scienza infusa o per immediata illuminazione. Presuppone lunghi e disciplinati processi di apprendimento, creatività e propensione al rischio intellettuale.
Non deve contentarsi di trasmettere ciò che ha imparato, ma sforzarsi di restituire aumentando il patrimonio ricevuto con l’esperienza vissuta, conducendo a oltrepassare le posizioni raggiunte quando sono ormai diventate insoddisfacenti. L’ispirazione per far nascere una ricetta può arrivarmi da qualsiasi cosa: un quadro, un paesaggio, un odore, un colore, un ricordo, un’emozione, un pensiero. Non esiste nella mia giornata un momento in cui io non sia pronto a tradurre in sapori quello che sento. Ovviamente i viaggi sono una vera e propria miniera d’oro d’idee, di spunti da cui partire cin quel lungo processo, fatto di tentativi e di assaggi, che si conclude con la preparazione di un piatto.
Cucinare è il mio modo di comunicare, lo strumento per dare sfogo alla mia creatività, è il dono che mi permette di esprimere spontaneità.
L’arte del cucinare è un lavoro in cui non si smette mai di imparare, in cui non c’è posto per la monotonia: ogni pietanza va continuamente rivista, modificando la quantità degli ingredienti e i tempi di cottura.
Un uomo. Un cuoco. Un lavoratore infaticabile e costante, ostinato ma paziente, che fa la maionese solo con la frusta e nella propria cucina, usa ingredienti semplici e di base per inventare una nuova ricetta che appaghi l’occhio.
Ci vuole attenzione, sensibilità, fantasia. Si modella un cibo, se ne sente l’odore, se ne assapora il gusto e soprattutto non si rinuncia mai a crearlo con il cuore.
Tieni duro e credici fino in fondo.
La soddisfazione sul viso di chi assaggia le tue creazioni ti ripagherà di tutti gli errori che hai fatto in passato.
“Si deve avere l’umiltà di seminare per raccogliere tenacia”.
Due parole profonde e fondamentali, umiltà e tenacia : dalla prima germoglia la seconda.
Come nelle favole ……..c’erano una volta le Torri e i Castelli
E spesso, accanto, La Limonaia.
Mission, vedere lontano, scorgere i pericoli,proteggere la Terra, generando la Salute e lo Star Bene della Popolazione.
Oggi, come allora, è affare di Famiglia :accogliere il testimone, ultimo anello di conoscenza ereditata nel tempo,dal tempo, declinata nella (buona) cucina.
Studio, ricerca, divulgazione,laboratorio, atelier alchemico di alimenti, botanicals ,nella salute circolare.
Oggi, come allora, qualità delle materie prime, cultura, costanza, impegno, complessità, sensibilità, estro, memoria, ambizione come spinta al meglio.
In una parola : libertà, al prezzo di rigorosa disciplina di condotta. Fattori umani e ambientali che s’ incontrano nella percezione .Dalle Piante all’Uomo, dall’Uomo alle Piante.
Attraverso i laboratori della cucina, della nutraceutica, del polo ambulatoriale, del master universitario di antropologia della salute dei sistemi complessi, è l’occasione di conoscere gli Altri e noi stessi, di mettere in gioco qualità, talenti ancora inespressi. Alla ricerca del piacere del cibo per la mente e il corpo, attraverso un approccio multisciplinare e multisensoriale. Mangiare non come mero valore nutritivo, ma psicologico e sociale, alla base dell’Empatia “ brain reward system” che, attraverso il sistema oppiaceo, cannabinoide e Gabaergico ha effetto “ addiction”.
La chiamano neuroestetica, neurogastronomia, arte culinaria multidisciplinare , biologia molecolare, tecnologia agraria e alimentare,psicologia e sociologia,più semplicemente scienza di come il cervello crea sapori nella cultura dell’Uomo.
La rappresentazione neuronale del gusto dipende da fattori genetici e ambientali, cambia nel corso della vita. “ Assaggi”, per i bambini delle elementari, è educazione al gusto, su base neurobiologica, attraverso la percezione : non solo il tipo di cibo, il suo profumo e le sue caratteristiche organolettiche, ma il contesto, la musica, il colore, la dimensione dei piatti.
Il sapore è nel cervello ( Gordon Shepherol, Yale) : la percezione coinvolge i cinque sensi, memoria, emozioni, ricordi. E’ il sistema olfattivo retronasale, attivo quando respiriamo con il cibo in bocca. Gli odori stimolano il bulbo olfattivo che attiva la corteccia olfattiva e, da lì, la corteccia orbito frontale ( ippocampo e amigdala ), sede delle reazioni emotive,del circuito della memoria. Gli odori attivano ricordi e stati emozionali in tempo reale. Circuito indispensabile da conoscere e studiare, per migliorare la salute e prevenzione malattie croniche, come obesità e diabete.
Cibo è musica : l’ascolto attiva la corteccia gustativa e la migdala, coinvolta nella elaborazione emozionale. Suoni acuti legati a cibi agrodolci, bassi a gusti amari.
Nella sinfonia della musica, nella risonanza con il cibo, a La Limonaia di Cesare Grandi. Sincronicità, sinestesia, serendipità.
Per approfondire
Libro Agricoltura,alimenti,salute
Alimentazione e cancro – parte1
Alimentazione e cancro – parte2
Alimentazione e cancro – parte3
Alimentazione nell’endometriosi
Alimentazione nell’endometriosi e il dolore pelvico
Capitolo Nutrizione e Cancro
Antropologia del Cibo
https://food.firstonline.info/cesare-grandi-la-nuova-via-la-cucina-del-benessere/?fbclid=IwAR3Vi-gC0h3ab0iMEAUJlZDoJp_MCp91JOPdbSswfaKvZXwnw2Cr6nEjrKs
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Taggatoalimentazione, Cesare Grandi