Patologie Ambientali
Il destino umano è indissolubilmente legato all’ambiente.
A causa del progresso il problema si aggrava. Oltre ai noti agenti inquinanti chimici (pesticidi, metalli pesanti) emerge il ruolo dell’elettrosmog (inquinamento dovuto all’incremento di radiazioni elettromagnetiche e delle sostanze PoliFluoroAlchiliche (PFAS) sulla nostra salute. I PFAS sono composti sintetici presenti ovunque: pentole antiaderenti, tessuti impermeabili, imballaggi alimentari e oltre. Queste 6 milioni di sostanze, spesso ignorate, perdurano nell’ambiente e agiscono come interferenti endocrini, influenzando gli ormoni e legandosi all’albumina.
Lo stress ossidativo causato dai radicali liberi dell’ossigeno, e la relativa risposta detossificante inadeguata, contribuisce all’infiammazione silente, meccanismo chiave nel processo patologico e cronico, tipico delle patologie ambientali. I sintomi principali sono stanchezza cronica, disfunzione immunitaria e tiroidea, malattie cardiovascolari e respiratorie, mialgie e artralgie, ipersensibilità a luce, suoni e sostanze chimiche, disturbi cognitivi, mal di testa, riduzione della fertilità.
Le patologie ambientali, come la Sensibilità Chimica Multipla (MSC), la Fibromialgia (FM) e la Sindrome da Fatica Cronica (CFS), sono il risultato della persistente esposizione a sostanze tossiche e cancerogene nell’aria, nell’acqua e nel suolo.
Nel contesto di queste patologie, la nostra visione: curare l’ambiente per curare l’uomo.
L’eziopatogenesi è multifattoriale e sfugge alla comprensione perché è caratterizzata da quadri complessi e sistemici.
La connessione stretta tra il benessere umano e la salute dell’ambiente sottolinea l’importanza di affrontare le sfide ambientali per prevenire malattie future.
Guardare Oltre la Superficie: comprendere per curare. Solo attraverso la comprensione profonda e l’azione sinergica possiamo sperare di curare l’uomo, partendo dall’ecosistema che condivide.
Come e perchè curiamo le patologie ambientali con le piante (chimica)?
Il nostro approccio di cura verso le patologie ambientali, ci vede impegnati dal mondo macroscopico, attraverso la riqualificazione ambientale grazie alle nostre ricerche in bioarchitettura per la salute, al mondo microscopico, per mezzo degli studi sulla disintossicazione.
Pionieri in questo campo grazie alle ricerche sui vettori d’idrogeno per la Vita.
L’idrogeno molecolare (H2) ha la sorprendente capacità di attraversare la barriera ematoencefalica, agendo come un potente antiossidante:
Contrasta le specie reattive dell’ossigeno e dell’azoto, implicati nell’infiammazione cronica delle patologie ambientali. Migliora la funzione mitocondriale, riduce i livelli di lattato nel sangue, ottimizzando il metabolismo e riducendo le citochine infiammatorie.
Allo stesso modo, il coenzima NADH gioca un ruolo essenziale: operando come trasportatore di elettroni, è una fonte vitale di energia per le cellule.
La nostra visione è chiara.
Curare le Piante per curare la Terra.
Curare la Terra per curare l’Uomo.
Come e perché curiamo le patologie ambientali con i campi elettromagnetici (fisica)?
A causa dell’elettrosmog, la continua e inconsapevole esposizione a Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE: computer, smartphone, router wi-fi, tablet…), i nostri tessuti subiscono la stimolazione costante di radiazioni non ionizzanti (NIR), che, al contrario delle ionizzanti non possiedono energia sufficiente a modificare le molecole organiche nel breve periodo, ma alterano i ritmi chimico-biologici, contribuendo all’infiammazione cronica tipica dei quadri clinici delle patologie ambientali.
La cura proposta utilizza campi elettromagnetici pulsati a bassa intensità e frequenza per creare un ambiente favorevole al recupero delle normali condizioni fisiologiche. Il campo generato sovrasta le frequenze di interferenza ripristinando il normale potenziale di membrana cellulare.
L’obiettivo principale è la riduzione dell’attività del ciclo NO/ONOO– (ossido di azoto e perossinitrito), responsabile delle reazioni infiammatorie croniche che caratterizzano tali condizioni cliniche.
Questo trattamento riduce i livelli di perossinitriti e citochine infiammatorie, stimola i ritmi enzimatici, favorisce la produzione di ormoni, contribuisce all’incremento della produzione di ATP, essenziale per l’energia cellulare, e concorre al ripristino della sensibilità nervosa, tipica condizione associata al quadro patologico.
Approccio completo alla cura.
Dall’ambiente all’uomo, attraverso un’onda.