FITOTERAPIA, ETNOMEDICINA, ETNOFARMACOLOGIA
Riscoprire il piacere della tradizione attraverso la magia della modernità. Per ricordarci che la cultura non invecchia, né ha confini che la limitano o la restringono.
Nel muro della cultura gli steccati sono fatti per essere abbattuti.
CULTURA, ARTE, SCIENZA creano ponti tra gli Uomini, le epoche, gli spazi della realtà.
La CULTURA è magia: crea stupore, meraviglia, incanto e non smette di sorprendere.
Luce sempre accesa e mai sazia.
Tumori, diabete, malattie infettive, dolore ed ogni causa di sofferenza e di morte ci obbligano a cercare nuove cure e nuove medicine. Piante e insetti appaiono grandi opportunità di soluzione.
Per coloro che vi sono coinvolti – etnobotanici, biologi marini, chimici e persino sciamani della foresta pluviale – questa ricerca nasce dalla disperazione dei malati e dalla compassione di chi vuole curarli.
Il patrimonio del mondo vegetale è immenso, malgrado le 65.000 specie di piante in via di estinzione.
Se ne ipotizzano 800.000, delle quali solo il 15% delle 300.000 conosciute, ha un impiego terapeutico tradizionale e solo l’1% è stata verificata con metodi ritenuti scientifici.
Ognuna è composta da 10.000 molecole differenti, in gran parte con attività terapeutica.
E’ un patrimonio da salvaguardare, per la conservazione delle biodiversità e del suo equilibrio, per la potenzialità intrinseca.
Allo stesso modo dei saperi e delle conoscenze degli ultimi veri sacerdoti della cultura tradizionale.
Bagaglio ancora più prezioso delle materie prime.
Su questa ricerca istintiva del farmaco, consolidata dall’esperienza millenaria, si fonda il significato stesso dell’etnofarmacologia e fitoterapia. Non già una foresta da predare, ma un intreccio di storie da conoscere, rispettare e valorizzare. Arrivando, se possibile, a colmare, con la nostra tecnologia, i tasselli mancanti alla dispensabilità di fitocomplessi sicuri e a efficacia prevedibile. Che consenta ai paesi poveri il riconoscimento del ruolo delle loro tradizioni, aiutandoli a conservarle ed a utilizzarle localmente, senza depauperare ulteriormente un patrimonio abbondantemente depredato dal neocolonialismo, per le spesso false necessità del mercato occidentale.
Il Genoma umano (recentemente decodificato) non specifica completamente l’uomo, né il suo cervello o le sue interconnessioni.
Il ruolo dell’etnofarmacologia e della fitoterapia resterà fondamentale anche in un mondo nel quale la manipolazione genetica modificherà la velocità di progressione e la direzione dell’evoluzione della specie, fornendo modelli di sviluppo stratificati con adattamenti conosciuti.
L’invenzione della chimica di sintesi negli anni trenta ha ridotto la nostra dipendenza dal regno della natura quale unica fonte di farmaci. Ma negli ultimi anni assistiamo a un eccitante rinascita della fitoterapia stimolata dalla scoperta di sostanze medicinali negli angoli più remoti del pianeta. Nel corso dell’ultimo decennio, questa ricerca si è trasformata da elemento marginale a fenomeno di interesse generale. Da più di tre miliardi e mezzo di anni la Natura crea degli straordinari composti chimici e le nuove tecnologie stanno facilitando la nostra capacità di scoprirli, studiarli, manipolarli e utilizzarli, come mai prima d’ora.
Ma la natura può contribuire alla guarigione anche nel suo ruolo terapeutico di ispirazione estetica e spirituale nella vita della maggior parte degli esseri umani. La ”biomimica” la studia quale modello da cui trarre insegnamenti in campo medico.
“ E’ impossibile fare meglio di quello che sta già facendo un organismo nel proprio ambiente”
Richard Lewontin, genetista Harward
“Le entità viventi hanno già fatto tutto quello che noi ci proponiamo di fare senza consumare tonnellate di combustile, né inquinare il pianeta né compromettere il proprio futuro”
Jeannine Benyus – Biomimicry
La fitoterapia rappresenta l’alternativa unica ad una ipermedicalizzazione della terza età e di quelle situazioni al limite tra fisiologia e patologia, responsabile di un gran numero di malattie iatrogene, al quarto posto come causa di morte negli Stati Uniti.
Il degrado dell’ambiente e la distruzione rimangono la minaccia più grave da controllare.
La deforestazione, l’inquinamento ed il commercio delle specie selvatiche mettono a rischio la sopravvivenza delle specie vegetali ed animali così come la nostra vita.
International Ethnobotany Symposio _ Cusco Sept 2018
Lima 2018
MXOInternational Ethnobotany Symposio
International Ethnobotany Symposio _ Cusco Sept 2018 (Portoghese)
Apertura
Tin Ki, spettri di biofrequenze
Dispone di cinque radiatori con differenti lunghezze d’onda e intensità.
Radiazioni elettromagnetiche, vicine allo spettro delle infrarosse.
Tra le indicazioni, miglioramento della microcircolazione, flogosi delle vie respiratorie.
Impiego suggerito trenta minuti. Preferibilmente in corso di somministrazione di resine per diffusione.
Attività sinergiche con “Oxygénation Biocatalytique”
(Bol d’air, Oxonium).
Bol d’Air di René Jacquier utilizza sostanze volatili, terpeni, estratte (idrodistillato) dalla resina del Pino delle Lande, trasformandolo in trasportatori di ossigeno.
I terpeni, chemotipo selezionato, del Pinus Pinaster delle Lande francesi e del Portogallo, sono una particolare terebentina.
Riproduce il fenomeno delle canopie dei Pirenei. L’attività si esplica attraverso il legame coni globuli rossi, con miglioramento respiratorio attraverso fenomeni di (bio)catalisi. Effetto aniradicale e ossigenante, anfoequilibrante. Non induce la produzione di radicali liberi (KRL, Reseda, Università de la Borgogna).
Lo strumento dispone di un contenitore di terpeni, di un processo elettrico di catalisi. I terpeni maggiormente volatili (alfa e beta) diventano vettori di ossigeno (perossidazione).
All’Università di Borgogna, sono stati effettuati studi, sia in vitro, sia in vivo su malattie metaboliche (riduzione dell’emoglobina glicata) degenerazione cognitiva (Human Aging).
Bibliografia
René Jacquier, “De l’atome à la vie”.
René Jacquier, Note a l’academie des Sciences de Paris, Theoire de la lumière et les particules,24.3.69.
René Jacquier, Cancer, maladies et des traitements possibles du Sida, 12.2.1987.
René Jacquier, Thé orie sur le Cancer, Revista Brasileira de Medicina, 10.1946.
René Jacquier, Theorie et faits liées à la biocatalyse, Revista Brasileira de Medicina, 1947.
Oxonium di Georges Maurice Verpoorten
(brevetto: generatore d’oxonium per fotocatalisi (radiazione luminosa) di olii essenziali della famiglia dei terpeni) utilizza essenza di terebentina, ricca in terpeni. Con doppi legami insaturi, legami etilenici, l’aria aspirata gorgoglia in un flacone di essenza di terebentina e si carica in vapori terpenici, passando successivamente in un catalizzatore metallico sottoposto ad una differenza di tensione.
Il vapore contiene: vapori terpenici, oxonium.
Bibliografia:
A. Pagliardini, Laboratoire d’Hygiéne, Nice, 3 novembre 1981, 6 marzo 1984
https://patents.google.com/patent/EP0220352A1/da
(Générateur d’oxonium par photocatalyse d’huile essentielles de la familie des terpènes)
Active Water
Acque ricostruite e attivate. Premessa:
1. A metà del Settecento, la moda delle acque termali stimolò la ricerca delle presunte proprietà di molte sorgenti ove per secoli le persone benestanti andavano a goderne i benefici con bagni e bevendole. Il chimico scozzese Joseph Blach, nel 1752, scoprì che, riscaldando ( o trattando con acidi il calcare) si liberava un gas, da Lui chiamato “aria fissa”. Antoine Lavoisier, più tardi, lo identificò come anidride carbonica. Joseph Priestley , nel 1767, approfittando di un birrificio, iniziò a studiare il gas della fermentazione accanto all’acqua, inventando uno strumennto per “saporirla”, installato su navi britanniche. Thomas Henry, farmacista a Manchester, industrializzo il processo mentre Johann Jacob Schweppes, nel 1783, a Ginevra, addizionò acqua con anidride e idrogeno.
2. Alla nascita, siamo costituiti per il 99% di molecole d’acqua, fino al 50% c’è vita. Ogni proteina ha 750.000 molecole d’acqua, l’ATP 100.000. L’acqua è veicolo per informazione dei sistemi viventi, con molecole in vibrazione all’erogazione di campi elettromagnetici, sonori, luminosi. Leonardo aveva capito che la propagazione della perturbazione è senza trasporto di materia (onda del mare). La proprietà dell’onda di trasportare l’energia della sorgente nello spazio è la radiazione elettromagnetica. Nel 1923, Georges Lakhovsky ipotizzò che la cellula fosse un risuonatore elettromagnetico.
3. L’acqua è un tetraedro con due vertici occupati da atomi di idrogeno, due da coppie di elettroni, con legami a punti di idrogeno. Struttura più simili ad un cristallo liquido, ma solido, suscettibile a ricevere e trasmettere energia.
4. La chimica classica sostiene che ogni elemento possieda caratteristiche stabili e non trasmutabili. Con la conoscenza della radioattività si era mostrato che nel decadimento gli elementi potevano trasmutarsi in altri. Kevran sostenne che le trasmutazioni avvengono nel corso del giorno. Il dubbio sul disperdio e sull’emissione di energia furono spiegati da Kevran stesso e O. Costa de Beauregard. Ipotizzarono che trasmutazioni a debole energia, spesso non fossero determinabili, perché correlate a emissione di particelle simili a neutrini ( con analogo assorbimento), veloci e privi di massa.
5. La membrana cellulare è sede di differenza di potenziale di -70/90 mV, con diminuzione a -20/30 mV durante eventi infiammatori, traumatici. Ha potenzialità semiconduttrice. Sulla membrana, recettori proteici “voltaggio dipendenti”, rispondono alla variazione attraverso altre molecole. In situazione di riposo, la superficie esterna è carica positivamente, quella interna negativamente. Un intensità compresa tra 10 e 30 microA, stimola la sintesi di ATP. La barriera del potenziale non significa che non possa essere valicata. A dimostrarlo, il Nobel della chimica, SzentGyorgy con un effetto tunnel legato ad attività enzimatiche
6. Studi interessanti erano stati condotti all’Università degli Studi di Bari, con spettrofotometro infrarosso a trasformata di Fourier, FT/IR Spectrum Pekin Elmer per analizzare acque collocate per un certo tempo nel cono di tre Nuraghe, in Sardegna. Presentavano innalzamento del picco della zona spettrale compresa tra 2800 e 3600cm, con aumento dell’assorbanza. (Nell’infrarosso sarebbero le frequenze che le Persone emetterebbero in situazioni di benessere, studi anedottici).
7. Una bottiglia d’acqua, investita per un certo tempo da un campo EM di natura imprecisata per frequenza e potenza, per la certificazione di accompagnamento, avrebbe mantenuto le caratteristiche macroscopiche con leggero aumento della conduttività elettrica. Potrebbe significare una maggiora dissociazione dei sali contenuti, dato che la conduttività dell’acqua dipende dagli ioni presenti: l’acqua distillata è un isolante. Potrebbe corrispondere ad un cambiamento della struttura tridimensionale dell’acqua, con creazione di cluster di coerenza (ipotizzati da Giuliano Preparata), o una diversa sistemazione spaziale delle molecole che compongono il fluido. Esperienze condotte con la luce del sincrotrone hanno dimostrato che l’acqua, nonostante sia un fluido, ha una precisa struttura geometrica: la disposizione è precisa e stabile. Influenzabile da un campo elettromagnetico esterno che modifica i legami idrogeno che si formano, oltre ad eventuali ioni. Non conosciamo però come una struttura indotta possa rimanere stabile se eliminiamo la causa che ha indotto il cambiamento: la struttura indotta non è di minima energia, possibile che il sistema abbia una serie di stati metastabili di pari energia, separati da piccola barriera di potenziale. La perturbazione potrebbe far transire il sistema in uno di questi stati. Oppure, ipotizzare l’esistenza e la presenza di domini di coerenza (Giuliano Preparata), anche se mai dimostrati, che sarebbero modificati dal campo (Maurizio Benfatto).
8. Nel ricordo di Giuliano Preparata, di Emilio del Giudice, di Getulio Talpo con i quali avevamo collaborato per dieci anni sui cambiamenti indotti nei malati di cancro con l’impiego di ELF, prima con lo strumento Seqex de la Sistemi e successivamente con il Quec Phisis della Prometeo, ne ricordo i fondamentali. “L’Uomo dispone di una rete informativa elettromagnetica fluttuante, animata da oscillazioni spontanee, come nel sistema cardiovascolare e nervoso. I domini di coerenza dell’acqua si attraggono in modo selettivo sulla base di un codice riconosciuto e di richiamo, fondato sull’eguaglianza della frequenza d’oscillazione. Il meccanismo prevede una dipendenza dal livello chimico e elettromagnetico. La stabilità dinamica di questa struttura richiede che ogni molecola risuoni con la frequenza del campo elettromagnetico e che ogni frequenza trovi la molecola capace di risuonare con essa.”
Preparata riteneva che la fluttuazione, anche se piccola, su una particella singola determinasse una fluttuazione su quelle vicine. La stabilità dinamica di questa struttura chimica elettromagnetica richiede che ogni molecola sia capace di risuonare con la frequenza del campo elettromagnetico interno e che ogni frequenza trovi la molecola capace di risuonare con essa.
9. Bibliografia : https://www.edscuola.it/archivio/!re/acqua attivata.htm
Maurizio Grandi
Torino, 09-05-2020
“… il metodo sperimentale consiste nel rivedere i teoremi e non a metterli in archivio. E’ la teoria che deve adattarsi alla natura e non la natura alla teoria” (Claude Bernard)
“… qualora il fato nel quale ci si imbatte è in opposizione con una teoria in auge, bisogna accettare il fatto ed abbandonare la teoria adottata” (Pasteur)
Trasmutazione del vino e delle soluzioni idroalcoliche attraverso l’interazione debole o elettrodebole
Carl Louis Kevran (1901,Quinper), chimico, introdusse il concetto subatomico della forza elettrodebole “che opera in natura”(Frank Wilczek, pseudonimo di Herman Feshbach ,professore di Fisica al MIT, premio Nobel per la Fisica, 2004, Chimica nucleare). Incaricato, in Francia, a seguire dal 1946, la creazione della Fisica nucleare, Ufficiale de La Legion d’Onore(1964), proposto da Mazuyama al Comitato Nobel (1975), per il premio per la Fisiologia e Medicina, si occupò della trasmutazione biologica degli elementi. La Fisica dei neutrini (Enrico Fermi), ipotizzata da O.Costa de Beauregard (1963), confermata da Bernard d’Espagnat, osservata sperimentalmente da Pontecorvo (1983). Nel 1979, Weinberg-Salam ricevette il Nobel della Fisica per le forze deboli.
Le onde di campo debole sono longitudinali con polarizzazione circolare (come le onde sonore), le elettromagnetiche sono trasversali con polarizzazione rettilinea. Determinano trasmutazione a debole energia: il neutrino ha solo interazioni deboli, l’elettrone interazione debole ed interazione elettromagnetica. Nel primo caso può esserci rottura della simmetria.
Nella natura “vivente”, le reazioni non avvengono come in provetta. La Fisica nucleare, diversa da “le onde Tesla elettromagnetiche a basse frequenze” che “non siamo in grado di di individuare” (1976), racconta i neutrini, “logo in cui ci bagniamo” (Enrico Fermi). Una volta emessi, non muoiono mai, a differenza dei fotoni che scompaiono, interagiscono con la materia. I neutrini hanno energia, l’interazione debole gioca il ruolo dell’Alchimista (Frank Wilczek), trasforma e (elettrone) in ve (neutrino elettronico). La particella materiale (elettrone) diventa immateriale, portatrice di messaggi non rilevabili da un registratore. Nel cervello, il luogo della conversione é nel sistema limbico, l’ipotalamo; la reazione é bidirezionale: l’elettrone scambia un quantum di energia con un bosone e viene emesso un neutrino. Assistiamo alla smaterializzazione, l’inverso é la rimaterializzazione che si identifica come un ‘onda presente all’elettroencefalogramma. Il neutrino é il vettore dell’informazione. Come nella fotosintesi, all’origine della produzione di ossigeno indispensabile alla Vita, possibile solo attraverso i fotoni solari. Nelle interazioni deboli, la simmetria di parità non é rispettata in modo assoluto.
L’ACQUA non é sempre solo acqua: conosciamo H2 O, ma vi può essere H3O4: la varietà delle forme di cristalli lo dimostra. Se imbeviamo uva essiccata, con acqua pura, l’uva ricostituita non ha né il gusto, né le proprietà dell’ uva fresca e la composizione sarà diversa. L’acqua del frutto fresco non é quella della pioggia, dell’irrigazione o del suolo; è diversa nel numero di neutroni; pur mantenendo quello dei protoni ed elettroni e la chimica non evidenzia il cambiamento. Atomi qualitativamente e quantitativamente identici possono avere una disposizione diversa nello spazio e il “rivestimento” elettronico esterno risulterà diverso. L’orbitale determina la possibilità e il comportamento finale della molecola. La cromatografia, per capillarità, evidenzia le differenze delle diverse forme.
Il campo geomagnetico, a livello subatomico, invertirebbe lo spin delle particelle elementari con passaggio dalla forma destro a levogira (o viceversa) e cambiamento oscillatorio del vivente (A .Dubrov, 1978, 1980). La variazione del campo elettromagnetico terrestre legato alla rotazione, agli sciami di protoni potrebbe determinare un’inversione strutturale intercromosomica con cambiamento della codifica delle sintesi delle proteine. Il codice genetico si baserebbe su una simmetria pentametrica, l’RNA avrebbe triplette icosaedriche, la loro rotazione a 180° determinerebbe una variazione dei residui amminoacidici.
Senza enzimi non ci sarebbe trasmutazione, mancando interazione tra neutrini e materia vivente.
Nella fermentazione alcolica da Saccaromyces cerevisiae , al momento della riduzione enzimatica dell’acido fosfoenolpiruvico in acido piruvico, l’idrogeno trasferito, proveniente dall’acqua é impoverito del 70% di deuterio (L. Pontecorvo, Tesi Università della Colombia, 1968).
La vita necessita di NEUTRINI. La vita necessita di FOTONI.
La vita necessita di ONDE RADIO, luce con lunghezza d’onda superiore e minor frequenza, rispetto a quella visibile. Le oscillazioni fra campi elettrici e magnetici hanno luogo in modo più graduale nello spazio e più lentamente nel tempo.
Era il 1984. Hotel Hermitage, La Baule. Un altro 28 ottobre, un’altra cena di ricercatori a ponte tra fisica e chimica (ancora la terminologia quantica non aveva posto nel vocabolario), anche se più di frontiera di Coloro che, a Villa Solvay, a Bruxelles, nel 1927, avevano aperto un’altra via. Anche se la medicina, dopo oltre cinquant’anni, non aveva ancora realizzato che esiste energia nella materia. Né sulle Riviste “mediche” si scriveva di energia legata o di energia libera. Inaccettabile Kevran e i Premi Nobel menzionati, parevano ridicoli come gli Alchimisti del Medio Evo, che già (quasi) tutto avevano scritto, forse fatto. Al tavolo, oltre a me, Christian Assoun, Alain Lambin Dostromon, René Jacquier, Jean Sebastien Berger. E lì, un premier gran cru di Borgogna divenne occasione di “trasmutare” (St Geroges, se ricordo). La conversazione, dopo la giornata di convegno, era a quel tema indirizzata. E Alain, con il tocco (altro non ci disse), creò variazioni olfattive, gustative, ogni volta diverse , facendo ritornare più volte il Sommeiller per fargli notare che non era quello il vino ordinato. Non sapremo mai se l’effetto fu solo termico, il segreto resterà per sempre, forse legato a la “ Spectrologie médicale”, di cui si occupò tutta la vita. Suo il testo “ Emission des etres vivents”. In ogni caso fu l’occasione di iniziare una ricerca mai finita che ancora ci affascina sull’energia elettrodebole: onde elettromagnetiche e radio nel vivente.
Il VINO, gli IDROALCOLICI “vedono”, emettono luce: FIR (far infra red), raggi biogenici nello spettro tra 4 e 16 micron, energia luminosa, chimica, elettrica. Le onde elettromagnetiche, acustiche, radio aumentano il pH, riducono l’acidità. Forse attraverso enzimi, cambiamento dei cluster, domini di coerenza possono prendersi maggiormente cura di Noi.
In ogni caso, con Active Water, non beviamo, ma degustiamo segreti.
Bibliografia
C.L.Kervan, Trasmutazioni biologiche e fisica moderna, Maoline S.A. Editeur, Paris,1982
M.Grandi – Pionieri, esploratori dell’ignoto, lo spirito nella materia, La Torre, 2019
M.Grandi, ,La musica dell’acqua, La musica : risonanza tra Dio e l’Uomo,2015
M.Grandi, La musica del vino, La musica :risonanza tra Dio e l’Uomo,2015
M.Grandi, la fisica del suono, La musica risonanza trea Dio e l’Uomo,2015
C.D.Assoun, Medicine quantique intronique
R.Jacquier, De l’atome à la vie, Trédaniel,2009
R.Jacquier, Essai sur une mécanique universelle, Trédaniel, 2009
A.L.Lambin Dostromon, La spectrologie médicale, Editins Anthropocosmiques, 1987
F.Wilczek, La musica del vuoto,,indagine sulla natura della materia, Di Renzo Editore, Roma,2007
F.Wilczek, Una bellissima domanda, scoprire il disegno profondo della natura, Le Scienze, 2019
M. Grandi la musica: risonanza fra Dio e l’Uomo https://youtu.be/okCj2RUYOoM
Torino, 18 maggio 2010
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