Psicofisiologia e Biofeedback
Cognizioni, emozioni, comportamenti si manifestano nel corpo come cascata di reazioni fisiologiche, biologiche, chimiche, neuronali complesse.
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La psicofisiologia si occupa delle connessioni tra sensazioni, processi psicologici, e risposte somatiche, nella relazione tra sistema nervoso centrale, volontario e autonomo. Supporto alla Persona per la modulazione del dolore, del tono vagale e simpatico, fattore di rischio per l’insorgenza di Malattia.
Il biofeedback è una tecnica della psicologia comportamentale che permette di imparare a controllare la frequenza cardiaca, la attività cerebrale, il rilassamento muscolare, la temperatura periferica, il respiro, etc. per ottenere il rilassamento di un soggetto, e combattere gli stati ansiosi, imparare il rilassamento profondo, inibire i sintomi negativi dello stress e della depressione, e limitare le eccessive emozioni
Accompagnamento alla Cura.
Cuore, vasi, intestino, cervello, polmoni, muscoli, insieme nell’orchestra della Vita.
I parametri della psicofisiologia:
– variabilità e frequenza cardiaca (HRV, FC),
– pressione arteriosa (PA),
– conduttanza cutanea (GSR),
– potenziale elettromiografico (EMG),
– elettroencefalico (EEG),
– frequenza, durata, intensità del respiro.
Ingredienti per esplorare quella sottile e vulnerabile interazione tra percezione e corpo.
L’indagine psicofisiologica permette di:
– ottenere un quadro complessivo dei parametri in stato di riposo e sotto stress;
– indagare i correlati fisiologici delle principali patologie psichiatriche e neurologiche;
– regolare autonomamente i parametri psicofisiologici attraverso biofeedback.
1.Biosegnali:
Possono essere
- potenziali bioelettrici (somma di potenziali d’azione di milioni di cellule: EEG, EMG),
- biofisici (termici, meccanici, pressori),
- segnali elettrici di altra natura (come la conduttanza cutanea)
2. Elettrodi e trasduttori:
Gli elettrodi sono conduttori elettrici, permettono il passaggio di elettroni (corrente elettrica).
Appartengono a tale classe i metalli e i semiconduttori (solitamente si utilizzano elettrodi in Argento/Cloruro di Argento).
I trasduttori cambiano la natura del segnale, convertendo i segnali biofisici in potenziali elettrici, attraverso la legge di Ohm (ΔV= I x R).
3. Montaggio Elettrodi
Prima si effettua la dermoabrasione (riduce l’impedenza fino a <5-10 KΩ, rimuovendo le strato corneo), poi si utilizza la pasta Elettroconduttrice (aiuta a far passare il segnale dalla pelle all’elettrodo).
4. Amplificazione del segnale:
mantenendo inalterate le caratteristiche salienti del segnale, viene aumentata l’ampiezza fino ad almeno un 1V per essere analizzabile dal PC.
Il guadagno è un fattore di amplificazione lineare: G=Vout/Vin
5. Il Rumore è un artefatto, un segnale elettrico indesiderato generato da altri biosegnali o dall’ambiente di registrazione
Il Filtraggio riduce l’ampiezza dei segnali sulla base della loro frequenza. Se il rapporto segnale/rumore è ampio si ha una buona informazione del segnale con una minima contaminazione del rumore.
Tipi di Filtro:
Frequenza di taglio: frequenza alla quale il segnale viene attenuato del 30%
Filtro taglia-alto: riduce l’ampiezza di tutti i segnali che hanno frequenza maggiore di quella di taglio
Filtro passa-alto: riduce l’ampiezza di tutti i segnali che hanno frequenza minore di quella di taglio
Filtro passa-banda: riduce l’ampiezza di tutti i segnali che hanno frequenza diversa di quelle di taglio.
Amplificatori differenziali: servono per eliminare il rumore. Dato che l’attività biologica non può essere identica in due punti diversi, tutta l’attività identica registrata in punti diversi è considerata rumore e quindi sottratta dal segnale.
6. Registrazione analogica:
rappresenta in modo continuo le variazioni di ampiezza del segnale in funzione del tempo
7. Registrazione digitale:
ciascun valore numerico rappresenta l’ampiezza del segnale in uno specifico intervallo di tempo
8. Conversione del segnale analogico-digitale:
indica ogni quanto devono essere considerati i valori numerici sul segnale analogico continuo per riprodurre in ampiezza il segnale digitale. La frequenza di campionatura deve essere almeno doppia della frequenza più alta del segnale, al fine di effettuare la conversione Analogico- Digitale.
Aliasing: è la sottocampionatura dove ci avranno picchi mancanti