Lo slogan dell’U.I.C.C. (Union for International Cancer Control) ci ricorda quanto appreso nelle elementari “aiutati che il ciel t’aiuta”.
Abbiamo ascoltato, attraverso i media, messaggi ottimistici, ma i dati sono molto lontani dal trionfalismo e inducono ad una pausa di riflessione. Ad oggi abbiamo perso la nostra battaglia nei confronti dei tumori.
18 milioni di nuove diagnosi nel 2018, nel mondo (17,5 milioni nel 2015).
9,6 milioni di morti nel 2018 nel mondo, la metà dei Malati (8,7 milioni nel 2015).
Nel 2018, in Italia, 373 mila nuovi malati. 4300 più che nel 2017 (AIOM – AIRTUM, PASSI; 27.9.18).
Il numero annuale nel mondo dovrebbe aumentare a 23,6 milioni prima del 2030.
Eppure, nelle dichiarazioni abbiamo ascoltato tante prolusioni, anche alla presenza del Premier Conte, “da 30 anni mi occupo di questo e ho visto tanti step che ci hanno avvicinato al traguardo. I momenti focali di questa rivoluzione sono stati due o tre e quello che stiamo vivendo ora è il più solido. Dalla chemioterapia alle terapie a bersaglio molecolare, avevamo forse l’illusione di poter venire a capo di tutto, ma poi ci sono state delle battute d’arresto. Il tumore è furbo, ora, con l’immunoterapia, la sensazione è che si sia imboccata una strada diversa”.
Avevamo già ascoltato qualcosa di simile nell’autunno scorso in occasione dell’assegnazione del premio Nobel per la medicina 2018: “fra trent’anni i tumori potranno essere sconfitti grazie all’immunoterapia, ossia utilizzando le difese prodotte dal sistema immunitario per combattere le cellule malate” (Tasuku Honjo, dell’Università di Tokyo, insieme all’americano James P. Allison, dell’Anderson Cancer Center). Proseguì “Sono quasi sicuro che entro il 2050 tutte le forme di tumore potranno essere sconfitte con l’immunoterapia. Se non riusciremo a eliminare tutti i tumori, potremo comunque riuscire a bloccarli, impedendo loro di continuare a crescere” (Tasuku Honjo incontro con la stampa, insieme ad Allison, presso l’Istituto Karolinska di Stoccolma). All’inzio degli anni ’90 Allison ha scoperto la proteina CTLA-4, sui linfociti T. Nello stesso periodo, il suo collega giapponese ha scoperto sulle stesse cellule la proteina PD1.
Negli stessi giorni abbiamo letto:
Tumori: fallito il test del farmaco contro il sarcoma tessuti molli.
L’efficacia non è maggiore rispetto alle cure tradizionali. Il farmaco olaratumab non migliora la sopravvivenza dei pazienti con sarcoma dei tessuti molli, un tumore raro, se confrontato con le terapie standard. con un comunicato, in attesa della presentazione dei dati ad un prossimo congresso e su una rivista scientifica. Il farmaco, con il nome di Lartruvo, aveva ottenuto l’approvazione rapida da parte dell’Fda dopo i buoni risultati del test di fase 2. La sperimentazione che doveva confermare l’efficacia non ha invece dato i risultati sperati. Siamo sorpresi e delusi. Lilly è impegnata ad aiutare le persone con sarcoma, e studieremo attentamente i dati per capire le differenze tra i due test”. Dal punto di vista finanziario, prosegue la nota, l’impatto potrebbe essere tra i 50 e i 70 milioni di dollari. (Anne White, presidente di Lilly Oncology, al termine della sperimentazione di fase 3).
Gli anticorpi monoclonali sono nostri compagni dal 1970.
Nel corso del 1970 era noto come il mieloma, un tumore dovuto alla proliferazione patologica delle cellule B, portasse alla produzione di grandi quantità di anticorpi identici tra loro. Nel 1975, Georges Köhler e César Milstein pubblicato sulla rivista Nature un metodo di preparazione e produzione degli anticorpi monoclonali. Nel 1984 Georges Köhler, Niels K. Jerne e César Milstein hanno ricevuto il Premio Nobel per la medicina per questa scoperta. Successivamente nel 1988, Greg Winter ha messo a punto le prime tecniche per umanizzare gli anticorpi monoclonali, aprendo così la strada al loro uso in medicina.
Cinquant’anni. Quante volte la nostra generazione si è cullata dietro la speranza?
Era il 1960 quando J.F. Kennedy nel discorso della Nuova Frontiera tenuto agli Scienziati americani ipotizzava di sconfiggere tutte le malattie negli anni ‘80.
Nel 1971, il presidente americano Richard Nixon, firmando il National Cancer Act, aveva dichiarato Guerra al cancro, ipotizzando che potesse essere vinto nel giro di una ventina d’anni.
Non è successo.
Quante volte la stampa ha fatto dire ai ricercatori importanti, il tempo che aspettava per risolvere questa nuova epidemia dell’Umanità?
A memoria:
negli anni ’70,
– Moses Judah Folkman, “uccideremo il cancro prendendolo per fame”. L’ipotesi antiangiogenetica.
– Roberto Dulbecco, il DNA: il segreto dei segreti.
Oggi Il costo per il paziente per nuove terapie, può arrivare a $ 100.000 per trattamento. Troppo, alto prezzo dello sviluppo viene utilizzato, a torto o ragione, per giustificare il costo. Ma 2 miliardi di Persone non hanno accesso ai farmaci.
Il 57% dei nuovi casi di cancro si verificano nelle regioni meno sviluppate del mondo:
Il 65% dei decessi per cancro si è verificato America centrale e parti dell’Africa e dell’Asia.
Con un investimento di 11,4 miliardi di dollari in strategie di prevenzione, si potrebbero risparmiare 100 miliardi di dollari in costi sanitari per il trattamento della malattia.
Dobbiamo guardare al modo in cui viviamo, con una prospettiva diversa. Il nostro pianeta è basato su idee, ispirazione, sogni, miti, intuizioni, portati dall’immaginazione umana alla coscienza.
Se ignoriamo il nostro patrimonio mondiale, corriamo il rischio di perdere le nostre culture, le nostre lingue, parte dello spirito del mondo, le opportunità.
Dobbiamo pensare in termini di:
Foresta della mente,
foresta pluviale che “ha la risposta a domande che dobbiamo ancora chiedere”. Saying in Surinam
Più della metà delle medicine trovate sugli scaffali delle farmacie contengono componenti vegetali.
L’Amazzonia è la più grande foresta tropicale del mondo e ospita un quarto di tutte le specie botaniche del pianeta. Più di 200.000 specie. Oltre l’80% delle persone nei paesi sviluppati utilizza la medicina tradizionale che ha componenti derivati da piante medicinali.
Tannini, alcaloidi, carboidrati, terpenoidi, steroidi e flavonoidi sono sintetizzati dal metabolismo primario o secondario degli organismi viventi.
E il futuro dell’Amazzonia qual é?
L’Amazzonia è di Bolsonaro, del Mondo o dei Suoi Abitanti?
La vera speranza al futuro
Il 15 febbraio si calendarizzerà quella contro il cancro infantile di Childhood Cancer International.
In Italia, 2.300 le nuove diagnosi.
Tra il 2016 e il 2020 saranno 7.000 per i bambini, 4.000 per gli adolescenti.
Almeno per loro la guarigione è possibile e in aumento.