Il litio, usato come farmaco nelle persone con disturbo bipolare e altre malattie mentali, potrebbe avere benefici nel prevenire l’Alzheimer.
In uno studio sono stati analizzati 73.731 adulti, ai quali era stata diagnosticata la demenza, tra il 1995 e il 2013 e 733.653 adulti che non soffrivano di questa condizione.
In campioni di acqua potabile di 151 acquedotti, in Danimarca (che forniscono acqua al 42% della popolazione) è stata stimata l’esposizione media al litio:
Nei malati affetti da demenza il livello era inferiore del 17% rispetto agli altri (l’esposizione era pari o superiore a 15 microgrammi per litro).
Un intervento semplice ed economico, come l’aumento delle concentrazioni di litio nell’acqua potabile, potrebbe portare a una riduzione dei casi di demenza.
(Lars Vedel Kessing. Università Copenaghen. Jama Psychiatry)
(John J. McGrath, Università del Quuensland, Michael Berk, Università di Melbourne).
Ogni riferimento alle ricerche del Prof. Antonio Scarpa, etnoiatra, direttore del Opera Nazionale Maternità ed Infanzia, è casuale? Scarpa analizzò l’acqua in una sorgente a Bali. Era usata dalle popolazioni locali per alleviare i disturbi causati da psicopatologie. All’analisi da Lui effettuate alte concentrazioni di Litio.