Il drenaggio consiste nel forzare un organo emuntore nella sua funzione di disintossicazione, aumentando la sua capacità di eliminazione del liquido secretorio sia in volume che in concentrazione. Per estensione significa forzare qualitativamente o quantitativamente un organo con un’attività escretoria, cioè una funzione di ghiandola esocrina. Le molecole da eliminare sono quelle nocive che, penetrando nell’organismo, sono accessibili all’azione degli enzimi, modificabili fino ad arrivare ad una forma eliminabile (ossidazione, sulfoconiugazione o glucuronazione). Alcune sostanze, non sono degradabili dagli enzimi umani:
– le molecole di Maillard (molecole prodotte durante la cottura oltre i 110°C e derivanti dall’interazione tra proteine e glucidi );
– le poliamine alimentari o batteriche;
– le nitrosamine, gli idrocarburi aromatici policiclici e le amine eterocicliche, prodotte dalla cottura al di sopra dei 110°C;
– i lipopolisaccaridi delle pareti batteriche;
– gli isomeri di glucidi, lipidi, protidi.
Determinano lesioni a livello:
– della pelle, psoriasi;
– dei bronchi, l’asma;
– della parete intestinale (malattia di Crohn).
Tre situazioni che hanno in comune leucocitosi, senza agente infettivo:
i leucociti sono gli “spazzini” che depurano l’organismo dalle scorie indesiderabili.
I macrofagi e i neutrofili possono captare tramite fagocitosi o endocitosi le molecole non degradabili e portarle, dopo aver attraversato un emuntorio cutaneo o mucoso, all’esterno dell’organismo. Sono espulsi nell’ambiente insieme al loro carico. I macrofagi e i neutrofili non agisce da soli. Liberano alcune citochine, che reclutano altri leucociti: linfociti T, linfociti B, plasmociti, eosinofili, mastociti, che liberano a loro volta citochine.
Per eliminare le molecole “indesiderabili” l’organismo dispone di emuntori:
rene, fegato, colon, tenue, stomaco, pelle, bronchi, mucosa ORL, congiuntiva oculare.
La pelle partecipa ai processi di depurazione con:
– le secrezioni delle ghiandole sudoripare,
– la desquamazione delle cellule epiteliali.
L’eliminazione può diventare patologica. Quando le molecole da scartare sono abbondanti i leucociti si attivano. La loro presenza in un emuntorio ne provoca l’infiammazione, perché i leucociti liberano citochine che:
– reclutano altri globuli bianchi;
– inducono la produzione di mediatori che favoriscono l’infiammazione;
– stimolano la proliferazione e la desquamazione delle cellule epiteliali;
– aumentano la secrezione delle ghiandole presenti in loco.
Se Il processo di depurazione si intensifica, le molecole dannose sono eliminate attraverso:
– eliminazione delle cellule con le loro scorie;
– eliminazione delle scorie con un liquido di secrezione;
– trasporto delle scorie ad altre cellule di cui l’organismo si libera più facilmente, (desquamazione).
La detossificazione è efficace, ma presenta un’infiammazione cronica dell’emuntorio.
Questa infiammazione è responsabile, da sola o in associazione a cofattori (batteri, virus, allergeni, alimenti…), di malattie dell’emuntorio utilizzato:
– a livello del tubo digestivo: colite, malattia di Crohn, gastrite e duodenite;
– a livello della pelle: acne, eczema, psoriasi;
– a livello dei bronchi: bronchite cronica e asma;
– a livello delle mucose bucale, nasale, faringea, laringea, congiuntivale, auricolare: angina, sinusite, raffreddore da fieno, congiuntivite allergica, afte e malattia di Behcet, otite.
USO TERAPEUTICO DEL DRENAGGIO
Il drenaggio è un’attività fisiologica che supera quella di un emuntorio (eliminazione di alcune scorie) implicando un aumentato funzionamento di ogni organo depuratore, obbligato ad accrescere la sua attività oltre i limiti fisiologici, permettendo di far fronte sia ad una aggressione imprevista, sia ad una somma di micro-aggressioni.
Segnali di disintossicazione
Problemi cutanei, bocca amara, gusto amaro, transito intestinale irregolare, alitosi, mal di testa dopo i pasti, sovrappeso, stato depressivo, astenia, insonnia, stanchezza al risveglio.